Russiagate – Donald Trump a rischio interrogatorio reagisce con le maniere forti: “Non avrò altra scelta che usare i poteri garantiti dalla presidenza”.
RUSSIAGATE – Non trova pace il presidente statunitense Donald Trump, alle prese nel corso del suo mandato con una serie di problemi – anche di una certa delicatezza – che hanno riguardato la politica estera, quella interna e addirittura la sicurezza nazionale messa a repentaglio anche dai fenomeni atmosferici che tra incendi, uragani e alluvioni hanno flagellato gli Stati Uniti.
Russiagate: il procuratore generale Mueller vuole far interrogare Donald Trump
Se a tutto – o quasi – Trump è riuscito a trovare una risposta o una soluzione, al Russiagate no. Troppi gli interrogativi sul rapporto tra la Russia e Trump, troppe le verità non dette e le versioni spesso discordanti tra loro.
Nonostante il tempo abbia in qualche modo attenuato il clamore mediatico intorno alla vicenda, il procuratore speciale del Russiagate Robert Mueller ha fatto sapere di poter emettere un mandato per far interrogare Donald Trump dalla Grande Giuria americana.
Russiagate, Donald Trump minaccia il ricorso ‘alle maniere forti’
Mueller avrebbe già incontrato gli avvocati del presidente statunitense scatenando l’ira dello stesso Trump, il quale ha affidato la sua risposta, come di consueto, a un tweet:
“Un sistema truccato. Non vogliono consegnare documenti al Congresso. Di cosa hanno paura? Perche’ così tanti omissis? Perché questa ‘giustizia’ iniqua? Ad un certo punto non avrò altra scelta che usare i poteri garantiti alla presidenza ed essere coinvolto!”.
Ma in cosa consistono questi poteri garantiti dalla presidenza? Donald Trump potrebbe ad esempio licenziare qualunque dipendente della branca esecutiva e intervenire direttamente nell’attività del dipartimento di giustizia.